Si è molto parlato della condanna subita da Pharrell Williams e Robin Ticke accusati di aver usato illegalmente un sample di Marvin Gaye per la loro super hit “Blurred Lines”. Una condanna non da poco visto che il risarcimento danni richiesto è pari a 7,4 milioni di dollari, ma la famiglia di Marvin Gaye ha tentato anche di fermare l’ulteriore distribuzione della canzone.

La vicenda ha sollevato un vero polverone sulla validità della musica moderna che spesso attinge a suoni del passato per creare nuove atmosfere sonore.

Intervistato da Billboard, Laidback Luke ha riflettuto sulla questione e ha ragionato a voce alta:

“Ho rischiato più volte di prendermi una denuncia, ero agli inizi della mia carriera, cercavo di tirare su un po’ di soldi oltre al mio lavoro di grafico e trovai questo 12 pollici con solo tracce a cappella, sembrava essere perfetto per un sample. E infatti così feci. Una di quelle tracce finì sul mio pezzo “Music always on my mind” che non ebbe grande successo, anzi. Eppure Victor Simonelli,  autore di quella traccia venne da me infuriato. All’improvviso gli dovevo 30mila dollari: lo avevo danneggiato. Usando quella parte vocale gli avevo impedito di realizzare un singolo originale di successo.

Al contrario mi è successo con “Boom Boom Pow” dei Black Eyed Peas che, in molti avranno notato, somiglia a”Be” realizzato con Steve Angello. Il bit in questione l’ho ottenuto con la mia voce, quindi all’inizio ero anche entusiasta di sentirmi nel disco dei Black Eyed Peas, poi ho pensato di fargli causa, ma non era facile dimostrare che quello fosse il mio lavoro e con la casa discografica abbiamo deciso di lasciar perdere.

“Anche io sono finito in tribunale denunciato per violazione del copyright” 

A distanza di pochi anni ci siamo ritrovati ancora in una posizione simile con will.i.am che ha usato “Epic” di Sandro Silva per il suo “Bang Bang”. Inizialmente si è difeso dicendo che si era solo ispirato… Ora stiamo lavorando insieme ad un progetto.” La questione è che il brano di Silva è in qualche modo il manifesto del genere Big Room, quindi volendo avremmo potuto fare causa a moltissimi per essersi “ispirati”.

Ma è sempre musica, no? Di sicuro tra tutte le canzoni dance che escono ogni giorno ce n’è una che ne ricorda un’altra. La progressione delle note non è infinita e le stesse note non sono coperte da copyright, quindi da quante note deve essere composto un sample per poter essere protetto da copyright?

Gli autori della disco music dovrebbero denunciare tante di quelle persone… Che sarebbe successo se Giorgio Moroder avesse impedito ai Daft Punk di campionarlo? I Bee Gees, KC and The Sunshine Band avrebbero potuto cambiare il corso della storia della musica se avessero impedito a tutti quelli che lo hanno fatto, di usare la loro musica.

“Che sarebbe successo se Giorgio Moroder avesse impedito ai Daft Punk di campionarlo?” 

In “Blurred Lines” è chiaro il riferimento, il groove e il suono di quell’organo Rhodes, anche se non suona le stesse identiche note di Marvin Gaye.

Nell’EDM molto spesso si usa un pacchetto di sample “Vengeance Essential”, sono snapshots presi da brani professionali lo sanno tutti e tutti le usano. Anche se sono sample di batteria potrebbero farci finire nei guai. Succede anche nell’hip-hop, i brani più famosi sono costruiti usando in prestito pezzi di musica altrui come nel caso di “Rapper’s Delight” che ha usato il brano degli Chic “Good Time”.

Essere creativi vuol dire anche attingere alla banca dati musicali che ognuno ha nella sua testa, tutto può e deve influenzarti. Questo verdetto ci impone di essere più attenti e cauti, chissà che non ci aiuti ad essere più creativi e più unici.

Anche copiare i propri vinili su cd è considerato illegale, in questo senso la legge e le major sono piuttosto lente a mettersi al passo con l’epoca digitale. Forse anche questo è il caso. C’è bisogno di chiarezza sulla materia. Ma del resto questi sono i tempi in cui una casa discografica guadagna di più dallo streaming online che dalla vendita di dischi. Questo cambia le carte in tavola, ci spinge a lanciare nuovi artisti e produrre differenti tipi di musica. Credevamo di regalare la musica per farla girare più facilmente e scopriamo che possiamo comunque guadagnarci. Il futuro dell’industria discografica è destinato a cambiare e noi non possiamo restare fermi.

“Le carte in tavola nell’industria musicale sono cambiate” 

Il fatto è che in questo momento da qualche parte c’è un ragazzino che sta prendendo la mia musica, la sta tagliuzzando, ribaltandola come vuole per poi risuonarla e assumersene il merito. Che ci piaccia o meno questo è il futuro che ci aspetta, se vogliamo che tutto questo diventi illegale dobbiamo assumerci la responsabilità di dare uno stop al mondo del musica. In ogni caso abbiamo uno standard al quale fare riferimento. Queste “linee sfocate” ora sembrano essere molto nette e pericolose.

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