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Gente sudata che brancola in capannoni bui, alzando le mani ai ritmi ipnotici di un tizio dal nome impronunciabile: quante volte i fan dell’EDM hanno a che fare con i falsi miti che ruotano a questo genere?
E’ frustrante sentire quante idee sbagliate circondino l’industria del clubbing, soprattutto perché capita che chi se ne riempie la bocca non abbia mai messo piede in pista.

Vediamo allora sei falsi miti sull’EDM e smascheriamoli una volta per tutte.

NOVITA’ – Forse i video EDM passano su Mtv Italia da pochi anni, ma di sicuro la musica elettronica non è nata dopo il 2000, come tanti erroneamente credono. Citate il Theremin, parlate dei Kraftwerk o di Giorgio Moroder: magari si accenderà un lumicino.

VIDEO: BIG BANG THEORY – SHELDON SUONA IL THEREMIN

MUSICA PER DROGATI – Questo è un vero classico che ognuno di noi ha sentito (o detto?!) almeno una volta.
E’ innegabile che le sostanze stupefacenti abbiano fatto parte della storia della dance: le nevicate sullo Studio 54 o la Special K che non ti fa mantere la linea a Detroit o Londra: nel frattempo abbiamo cambiato secolo.

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Per non cadere in frasi fatte come “non si fa di tutta l’erba un fascio”, lasciamo la parola a chi con l’EDM ci vive.
Ecco cos’ha da dire Armin van Buuren in proposito: “L’EDM subisce ancora l’etichetta dei rave e penso che sia un po’ così anche per i concerti rock. Non credo sia giusto. Io non ho mai fatto uso di droghe in tutta la mia vita. Non hai bisogno di droghe per divertirti, davvero no. E dobbiamo tenerci d’occhio a vicenda, perché c’è sempre un gruppetto di idioti che può rovinare la festa a tutti”.
Fa eco Sebastian Ingrosso: “Capita a ogni genere musicale di essere accostato a droghe o alcol, non è niente di nuovo. A me piace ascoltare musica senza essere sotto l’effetto di sostanze, perché quando sei sobrio ed è la musica stessa a tirarti su, è allora che la senti davvero”.
Kaskade – che spesso dal suo blog lancia appelli contro l’uso delle droghe – dice: “La comunità EDM è eccezionale nella sua abilità di legare e mischiare le persone, ogni tipo di persona. Non esagero quando dice che ciò può salvare delle vite. Il nostro pubblico è intelligente e buono, proattivo nel supporto dell’altro. Perché discriminare in base ai gusti musicali?”.

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E’ TUTTA UGUALE – Tunz, tunz, tunz. Quante persone riducono l’elettronica a un solo suono ripetuto all’infinito?
Proprio come il pop o il rap o il rock, anche i brani EDM devono rispettare le convenzioni del proprio genere. Facciamo un esempio con la letteratura: un giallo non è un giallo senza crimine o delitto. L’EDM non è EDM senza groove, campionamento, remix.
Se qualcuno vi dice che l’elettronica è sempre uguale, fategli una bella playlist che passi dalla deep house alla goa trance. Avrete presto il piacere di rinfacciargli un bel: “Te l’avevo detto”.

I DJ SCHIACCIANO SOLO PLAY – E’ un falso mito che fa ridere (per non piangere) chiunque abbia mai messo piede in un club.
Una set list musicale che mantenga la stessa energia per ore è più che una sfida. Bisogna conoscere a fondo i generi, avere creatività e fantasia, qualcosa da comunicare, orecchio perché il timing sia impeccabile, il mix fluido, i pezzi coinvolgenti. E’ abbastanza?
No, aggiungiamo l’abilità di improvvisare, mixare e far girare tracce che sentiremo solo qui e ora, perché un live è qualcosa di unico e irripetibile. E il potere di far ballare per tutta la notte, senza un premio finale in palio.

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CHI SUONA SENZA STRUMENTI NON SUONA DAVVERO –  A parte che moltissimi dj e producer – da Moby a Hardwell – sanno effettivamente suonare gli strumenti, non c’è scritto da nessuna parte che un’artista è colui che imbraccia una chitarra o si siede al piano. Vi sfidiamo comunque a mettere le mani su una drum machine, poi arpeggiare Piazzolla vi sembrerà una passeggiata.

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PLUR – Chiudiamo con un equivoco diffuso: PLUR è il mantra della EDM culture e gira già da fine anni ’80. In molti pensano che voglia dire Lease Let Us Rage (Per favore lasciateci devastare – festeggiare di brutto), non è così.
PLUR = Peace. Love. Unity. Respect. (+ Responsibility)
Pace: la violenza non è mai la risposta, l’ostilità è da egoisti
Amore: un sentimento di bontà verso gli altri, non per niente è facile vedere gente abbracciarsi durante i rave.
Unità: siamo tutti uniti nella condizione umana
Rispetto: mostrare empatia attraverso le azioni, rispettare se stessi e l’ambiente intorno
Non male, eh?

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