Déjà Vu è l’ultimo album di Giorgio Moroder a distanza di 30 anni da “Philip Oakey & Giorgio Moroder” album realizzato con il leader degli Human League. Era il 1985 e Moroder ci deliziava con le sue festose sonorità. Da quell’anno Giorgio non si è fermato, ovviamente, ha portato avanti collaborazioni di spessore con i più grandi del mondo della musica da Pat Benatar, ai Daft Punk fino a Kylie Minogue, ma di album non ne ha fatti più.  Da quell’anno di cose ne sono cambiate e anche molte. Ecco com’era il mondo quando Giorgio faceva ancora i Long Playing.

IL LOOK DEL 1985

Per prima cosa nel 1985 l’Italia era divisa in due grandi fazioni: Paninari e non Paninari. Sì, perché nel 1985 non c’era la crisi e giravano un sacco di bei soldi. Il vero Paninaro si distingueva nella marca dei vestiti rigorosamente originale. Bastava mancasse un solo piccolo elemento griffato al look per venire esclusi dal gruppo e dal Fast Food americano si finiva con il fare merenda alla rosticceria sotto casa.

Era una forma di bullismo antecedente al cyber bullismo, ma sui giornali e nei salotti televisivi nessuno ne parlava con la stessa ansia che si usa oggi. Nessuno ne parlava e basta.

(Nel video un Roberto D’agostino DOC con Renzo Arbore)

I MIGLIORI AMICI DEI BAMBINI

Nel 1985 i migliori amici dei bambini erano ancora i giocattoli che richiedevano l’uso del pollice opponibile. Oggi, il più delle volte basta un indice per giocare. Nella grande maggioranza i divertimenti dei sogni li si scopriva sulle pagine di Topolino, che se da una parte trasmetteva messaggi socialmente edificanti dall’altra sfruttava il potenziale capriccio “mamma, compramelo in classe ce l’hanno tutti”.

Ovviamente ai maschi erano destinati i bambolotti muscolosi, per le bambine c’erano i divertimenti tipici della casalinga. L’unico gioco bisex era la collezione di gomme da cancellare a forma di merendine del Mulino Bianco. Qualcuno sperava che il gommoso ripieno delle crostatine fosse vero cioccolato e lo ingoiava, ma nessuno urlava al gioco pericoloso. Altri tempi.

LA MUSICA DEL 1985

Musicalmente parlando, a parte il disco di Giorgio Moroder e del singolo Love is Love dei Culture Club, il 1985 fu pieno di altre uscite musicali ed eventi a dir poco clamorosi. In quell’anno Michael Jackson scrisse una canzone capolavoro ed invitò tutti i più grandi della musica a cantarla con lui. C’erano Lione Richie, Cindy Lauper, Bruce Springsteen, Bono, i Duran Duran, Billy Joel, Tina Turner, Diana Ross, Ray Charles, Huey Lewis, Bob Dylan, Stevie Wonder e un sacco di altri grandi del mondo dello spettacolo.

Non è più successo, nella storia della musica, di vedere così tanti cantanti famosi tutti insieme nello stesso video, cantare con un tale numero di cuffie contemporaneamente funzionanti.

Nello stesso anno Bob Geldof, animato dallo stesso spirito di carità in favore dell’Africa affamata, organizzò il LIVE AID un grandioso concerto il cui incassò andò tutto in beneficenza. Seguirono polemiche, problemi, discussioni, dibattiti. Un grande dibattito che portò ad una straordinaria conclusione: “Non serve portare i soldi nel Terzo Mondo, insegnamo loro come si costruisce un pozzo, nel deserto”. Bello.

Anche in Italia ci sentimmo tutti toccati dalle storie strazianti dei popoli del Terzo Mondo, ma riuscivamo meglio a sintetizzare il nostro scontento con quelle canzonette dolci e amare dei Righeira.

L’AMORE AI TEMPI DEL 1985

La povertà, la fame nel mondo e tutto il resto, non poterono nulla contro l’amore. Nel 1985 la sua massima espressione fu nella coppia composta dalla cantante Madonna e dall’attore Sean Penn. Il loro amore durò poco, ma fu decisamente burrascoso. I maligni raccontavano che Sean, particolarmente dedito all’alcol all’epoca, sfogasse le sue frustrazioni a suon di cazzotti sulla regina del pop, i giornali sminuivano “L’amore non è bello se non è litigarello” oggi Barbara De Rossi la userebbe come storia di lancio in Amore Criminale.

C’erano di mezzo i cazzotti anche in un’altra straordinaria coppia vip, quella formata da Sylvester Stallone e Brigitte Nielsen. Grazie alla chiurgia estetica sembra passato un attimo e invece sono già 30 anni.

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IL GRANDE SCHERMO DEL 1985

Le nozze dei due ci riportano alla memoria la sfavillante carriera di Sly, all’epoca era il re degli incassi con i vari Rambo e Rocky, ma le nuove generazioni sognavano in grande e i film cult di quell’anno erano ben lontani dai ring e dalle foreste del Vietnam.

I Goonies

Ritorno al Futuro

LA TECNOLOGIA DEL 1985

Robert Zemeckis aveva anticipato quella voglia di futuro che tutti avevamo e che era ad un passo dal diventare realtà. Nel 1985 il mondo cominciava a confrontarsi con internet e spuntavano i primi domini internazionali, tutta roba che in quei mesi nemmeno riuscivamo propriamente a capire, figuriamoci a spiegarla. Alcuni ricchi e fortunati possedevano il primo telefono cellulare che pesava qualche kg, altri passavano il tempo a dilettarsi con i computer e le cassettine per giocare ai videogames.

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Ne è passata di acqua sotto i ponti, forse stavamo meglio mentre ci lamentavamo di non stare tanto bene. Di una cosa siamo certi:  era davvero tempo che Giorgio Moroder tirasse fuori un nuovo lavoro.

Ma la vera domanda è: tu, nel 1985, dov’eri e cosa facevi?

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